10/11 giugno 2023

Quand sül ciel meravigliaa….che sta sura a Bellinzona,
senti’l ritmo cadenzaa di nost campan, campan che sôna
dent da mi senti quaicos che sumeja a l’alegria
e tütt quell che gu in dal goss
al sa fund con l’armonia….

È stato uno spettacolo commovente quello che si è presentato ai nostri occhi: i costumi colorati, le canzoni che risuonavano dai cuori aperti, i colori vivaci delle bandiere che sventolavano sopra alle nostre teste…

 
 
In effetti, alcuni di noi avevano già “quaicoss in dal goss" mentre camminavamo per le belle strade di Bellinzona fino al Teatro sociale, dove si svolgeva il convegno. Il nostro Marco ci ha fatto strada sventolando la bandiera della Sezione, e noi, con i nostri bei costumi, lo seguivamo cantando e lottando per mantenere la nostra compostezza per la prima volta. Ma la domenica mattina la situazione si è fatta molto più "forte". Quello che è successo nella corte del Municipio ci ha catturato, toccato, commosso, entusiasmato e sorpreso tutti!


 

Ma una cosa alla volta:

Con due pulmini guidati da Marco e Gioa Mettler, ci siamo diretti verso Bellinzona.
Presso la Coldesina GAZOSE ci attendeva un gradito spuntino. Rinvigoriti, abbiamo preso possesso delle camere nell’Ostello della Gioventù per poi dirigerci al Teatro.

Giampiero Gianella, presidente del Comitato Centrale della Pro Ticino, dopo aver salutato i convenuti, ha passato il timone alla responsabile dei cori Monica Reutlinger-Dürr la quale ci ha condotti con bravura durante tutto il pomeriggio. È stato interessante assistere alle diverse esibizioni. Naturalmente eravamo tutti curiosi di ascoltare la canzone "A la lüna", che all'inizio ci ha messo in difficoltà. Infine, proprio alla fine, è arrivato il nostro turno. Ancora una volta, durante il riscaldamento voci, il nostro maestro Kilian ha saputo "domarci", ovvero a  tranquillizzarci, a motivarci e a farci entrare nello spirito giusto per l'esibizione sul palco. Come frutto dei sui sforzi durante l'intero periodo di preparazione, Kilian ha poi ricevuto gli elogi da parte del compositore; evidentemente la nostra performance gli è piaciuta molto.

Dopo il grande impegno da parte dei cori e il cordiale saluto da parte delle autorità cantonali, sotto gli alberi del Teatro Sociale sono seguiti i canti d’assieme.
E poi via all’allegra baraonda durante l’aperitivo a base di spumante, pane e affettato misto. È stata una bella introduzione alla serata di gala all’albergo Unione.

Domenica mattina, i cori, a cui si sono uniti il Gruppo Canzoni e Costumi Ticinesi e il coro FAT, si sono riuniti in piazza Collegiata per presentare, tra gli altri canti, la bella canzone “I campan da Bellinzona” (vedi l’inizio dell’articolo). Dopodiché ci siamo incamminati verso il vicino Municipio, dove ogni coro si è esibito con alcune canzoni alle quali il pubblico ha partecipato attivamente intonando i ritornelli.

 

   

Che sia stata la rotonda Piazza Nosetto sotto ai portici, l’acustica fenomenale della corte del Municipio, che sia stato il cielo aperto sopra alle centinaia di gerani rossi, o che siano stati i nostri bellissimi canti a farci sentire congiunti? Qualunque fosse la ragione non importa, nessuno ha potuto sfuggire all’incantesimo – è stato decisamente magico… Ogni coro accendeva entusiasmo tra gli ascoltatori. Ma chi si è guadagnato applausi frenetici è stato il coro della lontana Argentina con il suo carismatico Maestro Javier. Ma anche i 10 uomini del coro FAT (Federazione Alpinistica Ticinese), che hanno eseguito i loro canti con un'intensità e una modulazione incredibili, ci hanno commosso tanto che alcuni si sono persino asciugati le lacrime.

È stato uno spettacolo commovente che si è presentato ai nostri occhi: i costumi colorati, le canzoni che risuonavano dai cuori aperti, i colori vivaci delle bandiere che sventolavano sopra alle nostre teste… le toccanti parole conclusive di Monica Reutlinger e di Clara Tadini, presidente della FTSC (Federazione Ticinese Società di Canto). Rafforzati e felici di tutte le belle impressioni siamo tornati a casa nella consapevolezza che il cantare e far musica insieme ha la capacità di aprire i nostri cuori. “Chi ha il cuore contento, sempre canta!” Oso invertire la citazione di Adrea Cupia: “Canta! Così il cuore sarà contento!” In questo modo possiamo armarci contro la stanchezza del mondo contemporaneo!   

A questo punto vorrei esprimere a nome di tutti il mio più caloroso ringraziamento per questi due indimenticabili giorni: agli organizzatori di questo raduno, a tutti i membri del nostro comitato per i preparativi, ai due autisti Gioa e Marco Mettler e naturalmente al nostro maestro Kilian Deissler che sa dirigere la nostra corale con la sua pazienza imperturbabile e con il suo carattere allegro, che è semplicemente una vera gioia!  

 

                                                                                                 Monica

 

 

Un grande grazie per la perfetta organizzazione del 17.mo raduno dei cori Pro Ticino a Monica Reutlingen-Dürr, Giordano Elmer, ai membri del comitato FTSC, ai membri del comitato centrale Pro Ticino, e a coloro che hanno lavorato davanti e dietro le quinte, contribuendo a rendere memorabile questo fine settimana.

Sono state due stupende giornate di festa, che ci hanno fatto vivere grandi emozioni e durante le quali abbiamo potuto stringere nuove amicizie.
Ricordiamo con particolare piacere la magica atmosfera che domenica mattina si sentiva nella corte del Municipio, durante le diverse rappresentazioni.